Il progetto Sigilli realizzato presso la Residenza artistica  internazionale di Cosenza (Bocs Art), si incentra sulla recente calamità degli incendi che hanno colpito il meridione. In particolare si è scelto, nella vicina contrada “capitano” di Castiglione C., quello del luglio 2017 di un uliveto  in quanto fin dall’antichità simbolo della Calabria rurale. I residui carbonizzati degli alberi secolari rappresentano i  resti di un passato che andrebbero altrimenti dissolti dal tempo ed  irrimediabilmente persi se non immortalati in questa opera. La tradizione agricola-pastorale calabrese viene rappresentata dalla figura dell’ariete (associato al mito di Pan nato dal pastore Crati ed una Capra), utilizzato come simbolo della città di Ragusa da Federico II, un regnante estremamente colto ed illuminato che promosse la cultura in tutto il regno e che recuperò e fece restaurare  il castello normanno-svevo di Cosenza, il suo monumento storico più importante, che stava andando in rovina e destinato già a sparire (proprio come questi ulivi). Il Nome del progetto, “SIGILLI”, deriva proprio dal sigillo di Federico II il cui uso rappresentava l’appartenenza al Re e qui richiama l’importanza che ebbe nella storia della antica terra dei Bruzi e di Cosenza.

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A cura dello Storico dell'Arte Prof. Alberto Dambruoso dei Martedì Critici.