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Innesti

L’uomo , racchiude in se diversi aspetti, mille sfaccettature  del proprio essere, ognuna delle quali si trascina domande, le cui riposte non sono sempre immediate  ed esaustive.... no, non lo sono. Domande complesse, risposte troppo effimere, che lasciano un senso di smarrimento, di incompletezza.  Ti guardi attorno, ti cerchi in ciò che ti circonda, in uno sguardo altrui, in un sorriso di un bambino, ma a volte non ti trovi, non ti basta.  Poi un giorno guardi infondo ad un canale sormontato da un piccolo ponte , lungo uno scorcio di pietra, vedi un arbusto, piccolo, sembra essere fragile, allora guardi meglio… ti avvicini , lo scruti.

Ti immedesimi , cerchi di comprendere perché sia nato proprio in quel posto austero, senza vita, freddo, e li capisci che lui non l’ha scelto, magari se avesse potuto, sarebbe voluto germogliare altrove, questi pensieri ti portano al passato, aprono scorci nella tua memoria, fatti di piccole cose, di vento sul viso, di giornate trascorse con i nonni, in cui tutto si trasformava in opportunità, in cui  anche la cosa più banale, veniva percepita con gioia. Il niente era tutto, la povertà una ricchezza, un arbusto selvatico si evolve e si trasforma in un "Pero" futuro che dà i suoi frutti. Un innesto .Vuoi dare qualcosa di tuo alla natura, come per anni la natura ha fatto con te, vuoi ripagarla.Torni  a casa le tue mani iniziano da sole a lavorare il metallo, forni un disco, uno dei tanti che hai fatto più e più volte, allora lo guardi e capisci che qualcosa non va, che qualcosa è cambiato, sai esattamente il posto di quel disco  metallo, ne hai la certezza, dalla consapevolezza nasce “ innesti “ una nuova collezione in cui i dischi da me realizzati vengono saldati, su una pianta detta portainnesto, costituito da una porzione di gemma o di ramo , in cui la fusione tra una parte di me e la pianta avviene grazie ad un callo cicatriziale, che si formerà a contatto tra il mio disco e la superficie della pianta recisa, la mia anima si fonderà con le cellule ed i tessuti della pianta, generando una fusione tra arte e natura, tra passato e presente, creando una uniformità delle due specie , uomo-pianta, all’interno di un contesto culturale diverso, in cui l’uomo ha perso il rispetto  per la natura, mentre la natura come una mamma sfama e nutre l’uomo, donandogli la vita.

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